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GAL Oglio Po » La lotta allo smog del progetto VIVAM

Mentre l’Unione Europea si sta avviando verso il cosiddetto Green Deal, piante e giardini sembrano aver trovato un nuovo ruolo nello sviluppo urbano e architettonico, a vantaggio di distretti specializzati come quello del vivaismo nell’area del GAL Oglio Po. Il verde non è più solo un elemento di arredo, ma assume un’importanza fondamentale per contrastare l’inquinamento, i cambiamenti climatici e aumentare il benessere cittadino.

Un’opportunità importante per il nostro territorio, dove sono presenti partnership di primo piano come quella tra l’IBE-CNR di Bologna e il Distretto Vivaistico Planta Regina di Canneto sull’Oglio (MN) che ha portato alla creazione del progetto VIVAM – floroVIVaismo di qualità per la mitigazione e sostenibilità AMbientale. Il GAL Oglio Po ha sostenuto questa attività con fondi del PSL LEADER dedicati al miglioramento e all’innovazione nella gestione delle coltivazioni.

Il comparto vivaistico del territorio del GAL Oglio Po conta circa 1.700 ettari di produzione a vivaio in pieno campo, che equivalgono alla metà di tutta la produzione lombarda, al top in Italia e in Europa. Il Distretto florovivaistico da tempo accarezza un’idea ambiziosa e di respiro europeo, legata allo studio della presenza vegetale negli ambienti urbani per la mitigazione ambientale degli inquinanti, alla riduzione della anidride carbonica (CO2) e alla salvaguardia della biodiversità.

Proprio su questo tema si inserisce la preziosa collaborazione con l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE-CNR) che, sotto il coordinamento della Dott.sa Rita Baraldi, da anni studia l’impatto dei fattori ambientali e micrometereologici sullo sviluppo e sulla produzione delle piante. Durante i suoi studi ha definito e catalogato le caratteristiche morfo-fisiologiche di diverse specie botaniche in grado di assorbire in maniera naturale ed efficace polveri e CO2. Parliamo di vere e proprie piante “mangia smog”.

Il progetto VIVAM è nato per migliorare l’attività e la competitività del comparto vivaistico locale in un momento in cui la società sta prendendo coscienza della necessità di contrastare l’inquinamento atmosferico”, spiega la Dott.sa Baraldi. “Con VIVAM vogliamo formare personale altamente qualificato per migliorare la competitività delle aziende vivaistiche e le conoscenze sulla capacità di mitigazione delle piante. Questo permetterà alle aziende del settore di inserirsi in un mercato più attento e consapevole e di offrire soluzioni differenziate a seconda delle condizioni ambientali e dell’impatto ecosistemico delle diverse specie vegetali.”

Come ricorda il Presidente del Distretto Planta Regina Paolo Arienti, “La collaborazione con il l’IBE e GAL Oglio Po non è nuova, abbiamo alle spalle altri progetti sempre sviluppati in maniera ottimale. Il fine principale del progetto VIVAM è la divulgazione di conoscenze fondamentali per lo sviluppo futuro del settore: è necessario che tutti i portatori di interesse, dalle aziende agricole, agli amministratori locali, ai progettisti, capiscano l’importanza del verde urbano non solo per le sue finalità estetiche, ormai assodate, ma anche per la sua valenza ambientale e per il benessere che genera. Le piante in città aiutano a contrastare il malessere fisico, collegato per esempio ad un’alta concentrazione di polveri o alle elevate temperature, ma anche psicologico, inducendo una sensazione di rilassamento e favorendo la socialità.

Il progetto è già stato avviato anche se ha subito una battuta d’arresto con la diffusione della pandemia di COVID-19.

Il sito e i social sono stati attivati, stiamo aspettando la realizzazione di applicazioni specifiche e di schede destinate ai professionisti per aiutarli nella classificazione delle caratteristiche delle varie piante”, precisa la Dott.sa Baraldi.

Il Presidente Arienti ammette che “Purtroppo il lock down ha molto rallentato l’attuazione del progetto, ma le basi sono state gettate e all’interno del Distretto abbiamo già individuato alcune aree dove sarà possibile osservare sul campo le 25 specie botaniche selezionate. Le aree sottoposte all’osservazione diretta avranno un’estensione approssimativa di una cinquantina di ettari all’interno del Distretto del Vivaismo Planta Regina, quindi principalmente nel Comune di Canneto sull’Oglio e nei Comuni mantovani e cremonesi limitrofi.”

Nonostante in tempo di pandemia la formazione e gli incontri in presenza siano sempre difficili, la Dott.sa Baraldi e il Presidente Arienti si augurano di poter organizzare un primo incontro con i professionisti del settore a settembre.

Già nelle prossime settimane l’Istituto di BioEconomia di Bologna inizierà la sua azione divulgativa con l’invio di una newsletter dedicata proprio agli studi e alle caratteristiche delle piante “mangia smog”. Per ricevere gli aggiornamenti è necessario iscriversi nell’apposito form presente sul sito www.vivam.it.

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:
l’ Europa investe nelle zone rurali

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